Milano è una città storica, ma anche piena di storie. Non stiamo parlando solo delle grandi personalità che l’hanno animata e che l’hanno giustamente resa celebre nel passato e nel presente: Milano è fatta di Manzoni e Da Vinci, ma anche di persone comuni, normali e dal grande cuore.
Avendo a che fare quotidianamente con la rassegna stampa della città, qui a manoxmano spesso ci stupiamo di quanto ogni giorno i milanesi riescano con dei piccoli gesti, magari all’apparenza insignificanti, a costruire quello che noi da sempre sosteniamo: realizzare una città più solidale, che costruisca ponti invece di dividere le persone, che è capace di trovare la bellezza dove molti vedono solo indifferenza e freddezza.
In aiuto delle persone…
Ecco quindi che a Milano succede che un intero quartiere si mobiliti per trovare i fondi per pagare le cure e garantire una degenza dignitosa a un musicista di strada, che per tanti anni ha suonato per le vie.
Questa persona si chiama Emilian, conosciuto ai più con il “nome d’arte” Paolo, un 62enne della Romania che suona la fisarmonica vicino alle scuole di Viale Romagna e Via Reni. Un giorno, proprio dopo aver perso la sua baracca a causa di uno sgombero, scopre di essere malato: una situazione non grave, a patto di intervenire tempestivamente. È in quel momento che le persone del quartiere che lo conoscono, anche di vista, si muovono per aiutarlo: qualcuno riesce a trovargli un posto in ospedale nonostante lui non sia iscritto al servizio sanitario nazionale e altri cercano di fargli avere la residenza temporanea. Ma la più ampia mobilitazione la si ha all’aperitivo solidale organizzato da “Nuvole in cantina”, l’enoteca-fumetteria della zona, che, tra i proventi dell’aperitivo e la vendita all’asta di alcuni fumetti, riesce a raccogliere più di 1000 euro da devolvere a favore di Paolo e alla riparazione della sua fisarmonica, che lo aspetterà quando sarà guarito, come nuova.
… e degli edifici della vecchia Milano!
Ma i quartieri si sono mossi non solo per aiutare le persone, ma anche edifici che sono loro cari, abbandonati e lasciati preda dell’incuria: è infatti proprio grazie alle ingenti donazioni dei residenti che oggi la Chiesa del Fopponino, in zona Porta Vercellina, è stata ristrutturata e occasionalmente può essere ancora aperta al pubblico. Così come è grazie alla gente del quartiere che il glicine piantato negli anni ’60 come gesto d’amore in via Ferrante Aporti – zona Loreto – dal signor Umberto Montanelli non è stato tagliato, ma, anzi, è stato “adottato” e oggi può crescere più rigoglioso di prima.
Milano è una città ricca di opere di street art, una forma artistica anticonvenzionale che arricchisce la nostra città. A volte, però, capita che i muri di molti palazzi siano presi d’assalto da semplici scritte che è difficile definire “artistiche”. Per questi motivi il comitato Abruzzi Piccinni con Milano Altruista e il comitato inquilini, in collaborazione con il Municipio 3, stanchi di vedere i muri “taggati”, hanno radunato ben 112 volontari per il Cleaning Day, una giornata dedicata a ripulire parte della città dalle scritte vandaliche. È così che in Viale Lombardia ne sono sparite più di 1400, un vero e proprio gesto di amore verso una città che in cambio chiede solo di essere trattata con rispetto.
SOS orsetto smarrito!
L’ultima avventura di cui vi vogliamo parlare è la nostra preferita, perché rappresenta tutta l’innocenza di cui solo i bambini sono capaci: è la storia di una bambina di 7 anni, Carolina, che, in Piazza Gramsci, a fine marzo ha perso il suo orsetto rosa preferito. Per ritrovarlo, ha fatto quello che tutti fanno quando perdono un loro fidato amico a quattro zampe: ha appeso per la piazza dei cartelli per ritrovare il suo animaletto smarrito, che la accompagna da quando è nata. La ricompensa per chi lo ritroverà? Un bel gelato!
Il gesto ha avuto molto risonanza, sia fra i residenti che tra i giornali: speriamo che Carolina riesca alla fine a ritrovare il suo compagno di viaggio, ma siamo sicuri che i milanesi faranno di tutto perché questo succeda.