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milano 2030

Tra piani per una città più verde e riqualificazioni della città, in questo articolo vi spieghiamo come cambierà Milano nel 2030!

In questo periodo è difficile proiettarsi nel futuro: tra la pandemia e il clima di incertezza economica che molti di noi avvertono, anche in una città futuristica come Milano il tempo sembra essersi fermato.

Eppure crediamo che proprio in momenti come questi pensare al futuro sia un “esercizio di stile” fondamentale per riprendere la prospettiva delle cose, e magari vivere anche un po’ più serenamente.

Sembra impossibile, ma ci sono grandi progetti che attendono la nostra città, e oggi ve li vogliamo raccontare partendo da una domanda:

Come sarà la Milano del 2030?

La Milano del 2030 è riassunta nel Piano di governo del territorio (PGT) approvato nel 2019. In questo documento (qui per consultare il sito relativo) viene stabilito che la città del futuro ruoterà intorno a tre pilastri fondamentali:

  1. Ambiente e cambiamenti climatici
  2. Periferie e quartieri
  3. Diritto alla casa e affitti calmierati
milano 2030

Ambiente e cambiamenti climatici

Negli ultimi anni Milano si è impegnata molto per guadagnarsi la reputazione di città green: politiche di riduzione del traffico, aumento delle piste ciclabili, potenziamento del trasporto pubblico e incremento del verde pubblico sono solo alcuni dei temi cari alla nostra città.

Tuttavia c’è ancora tanta strada da fare, ed è per questo che il 2030 vedrà una Milano con 20 parchi in più rispetto a quelli attuali e la creazione di un grande parco metropolitano che congiungerà i nuovi parchi a quelli esistenti.

Sempre in tema di “verde”, grazie al progetto ForestaMi entro il 2030 verranno piantumati 3 milioni di alberi in tutta la città metropolitana.

parchi 2030

Parallelamente, cambieranno anche le modalità di costruzione dei nuovi edifici, degli interventi di demolizione con ricostruzione e di ristrutturazione dell’esistente, che avranno un’impronta più ecologica.

Questo vuol dire essenzialmente due cose:

  • Che i nuovi edifici dovranno essere carbon neutral (la carbon neutrality è il risultato del bilanciamento tra emissioni di gas serra generate ed emissioni riassorbite), in anticipo con gli impegni di C40 per il 2030;
  • Sarà prevista una riduzione dell’impronta del suolo consumato di almeno il 10% nei casi di demolizione e ricostruzione.
milano 2030
Piano Aria Clima

Sempre a proposito della neutralità carbonica, dal 12 gennaio, per 45 giorni i cittadini potranno presentare osservazioni al Piano Aria Clima, lo strumento con cui il comune vuole raggiungere gli obiettivi fissati dall’Unione Europea sulla neutralità carbonica.

Il PAC è lo strumento che consentirà alla città di raggiungere gli obiettivi fissati dall’Unione Europea sulla neutralità carbonica, cioè il percorso verso una città libera dalla CO2. Si tratta di un piano articolato in 49 azioni concrete di trasformazione e Milano è il primo Comune italiano a dotarsi di questo strumento programmatico, definito su fasi temporali a medio e lungo termine con scadenze precise al 2025, 2030 e 2050.

Il Piano è diviso in cinque ambiti – salute, connessione e accessibilità, energia, temperatura e consapevolezza – e per ciascun ambito vengono pianificate azioni tese a una maggiore qualità della vita in città, all’abbattimento delle emissioni inquinanti, al raggiungimento della neutralità carbonica, al contenimento del surriscaldamento terrestre, all’economia circolare.

Qui per saperne di più

Periferie e quartieri

Negli ultimi 20 anni la città di Milano si è molto estesa, e per questo è stato necessario rivedere gli stessi concetti di “centro” e “periferia”.

Nei quartieri, soprattutto quelli più periferici, si agirà su due fronti: da un lato il Piano Quartieri, che prevede stanziamenti per il valore di 1,6 miliardi di euro, in larga parte fuori dalla cerchia della 90/91, dall’altro il PGT che introduce misure volte a favorire gli investimenti privati.

Questi investimenti privati saranno destinati a

  • riqualificazione di 7 Piazze strategiche e 13 Nodi di interscambio per ricucire i quartieri e il comune con la città metropolitana, in continuità con il piano di riqualificazione in atto di 80 piazze milanesi. L’obiettivo è quello valorizzare gli 88 quartieri della città, le cui identità ruotano specialmente intorno alle piazze;
  • riduzione dell’indice edificatorio massimo per le aree meno accessibili al trasporto pubblico;
  • definizione della norma contro gli edifici abbandonati, che dovranno essere abbattuti o recuperati entro 18 mesi;
  • reinvestimento di metà degli introiti comunali da interventi urbanistici nel Municipio 1 negli altri Municipi.
88 quartieri 2030

Diritto alla casa e affitti calmierati

Le case e il costo degli affitti sono due argomenti molto scottanti: il patrimonio pubblico infatti, anche se molto consistente, è spesso in stato di degrado e non risponde alla nuova domanda abitativa.

Per far fronte all’emergenza abitativa da un lato il Comune sta già rigenerando 3000 alloggi popolari, ma il PGT si propone la creazione di norme che entro il 2030 incrementeranno l’offerta di case in affitto a prezzi accessibili per lavoratori, studenti e famiglie senza i requisiti necessari per accedere all’edilizia popolare, ma che non possono affrontare il libero mercato.

Qui per leggere tutte le altre novità

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Speriamo in questo articolo vi abbia fatto ricordare che un futuro per Milano c’è, ed è meglio di quanto pensiamo!

Valentina Ottoboni

Web Content Editor – Social Media StrategistVedi profilo >

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