Usiamo le parole “parco” e “giardino” come se fossero sinonimi, ma in realtà sono due aree verdi con delle differenze…
Il Parco Sempione, i Giardini di Villa Belgiojoso, il Parco delle Cave, i Giardini Perego… Milano ha veramente tante aree verdi, tra parchi e giardini. Ma ci sono delle differenze tra i primi e i secondi, anche se tendiamo a dare alle due parole praticamente lo stesso significato?
Ovviamente sì, e alcune differenze possiamo già intuirle: tendenzialmente il parco è più grande di un giardino, ma il confronto non si ferma ad una mera questione di dimensioni.
Sia i parchi che i giardini sono aree verdi all’aperto, ma hanno scopi diversi.
Il giardino nasce per poter coltivare piante e fiori che, a seconda dei casi, possono essere consumati o avere una mera funzione ornamentale (come per il Giardino Aristide Calderini).
Il parco invece ha anche una forte funzione ricreativa, tanto da avere aree per i cani, i bambini, lo sport e altre attività legate al tempo libero. Nei parchi troviamo anche più spesso monumenti, fontane, sentieri e torrenti (come nel Parco Sempione).
Considerando questo, verrebbe da chiedersi come mai i Giardini Pubblici non vengano chiamati “Parco Pubblico”, dato che al suo interno troviamo aree cani, giochi per i bambini, il Museo di Storia Naturale, il Planetario Civico e una serie di monumenti commemorativi. La scelta della parola “giardino” va probabilmente cercata della storia dei Giardini Pubblici: furono i primi giardini pubblici di Milano, aperti a tutti i cittadini, e avevano un forte intento ornamentale, che prima guardava ai giardini alla francese (caratterizzati da aiuole geometriche e decorazioni simmetriche) e poi quelli all’inglese (più “spontanei” e selvaggi, con rovine e costruzioni che si integrano bene con la natura).
Qual è il vostro parco preferito di Milano? E il giardino? Scrivetecelo in un commento e, se volete esplorare le più belle aree verdi della nostra città, vi consigliamo di scaricare i nostri ebook dedicati ai Giardini e ai Grandi Parchi!
