Quanta acqua scorre nella vostra città! Quanti canali… ma li conoscete tutti? Quello di cui vi vogliamo raccontare è il Naviglio meno conosciuto ma certamente non meno affascinante, il Naviglio della Martesana!

Partiamo insieme da questo angolo meraviglioso, anticamente chiamato Cassina de Pomm.
Ci si arriva pedalando lungo Via Melchiorre Gioia, fate attenzione mi raccomando, è un vialone trafficatissimo! All’altezza, più o meno, del civico 181 (numerazione a sinistra) vi accorgerete di essere arrivati: infatti qui la strada cambia aspetto e le indicazioni vi portano verso il lato destro, proprio da dove inizia il nostro canale “nascosto”.

Controllate se la vostra bici è a posto, se girano i pedali, se frenano i freni e se il manubrio è dritto… offrite un caffè ai vostri pazienti genitori al Cafè Martesana e via, si parte!

Questo naviglio prende il nome dalla zona agricola della città coltivata fin dai tempi degli Sforza (quelli del Castello Sforzesco!) molto tempo fa. Così come gli altri navigli, anche il Martesana, inizialmente utilizzato per trasportare le merci, con il tempo assunse una grande importanza per il trasporto delle persone, tant’è che durante la bellissima pedalata, noterete che le sponde di questo naviglio sono ricche di storia e di abitazioni che un tempo erano ritenute case di villeggiatura!

Godetevi la vostra zona ciclabile che qui certamente è protetta! Passerete sotto ad un ponte sul quale passano i treni… Ma voi lo sapete che se passate sotto proprio mentre il treno sta passando, porta fortuna?

Dopo poco vedrete, sulla sponda opposta alla vostra, un grande parco: è il Parco di Villa Finzi.
Se volete vederlo più da vicino non fate altro che recarvi sulla sponda opposta fruendo del ponte che trovate poco più avanti. Approfittatene! È un parco cintato e ha orari di apertura e chiusura per cui controllate che sia aperto! (Taverna Greca Mykonos)

Dopo aver superato Viale Monza (passerete sotto al vecchio ponte di Gorla), sulla vostra sinistra, poco più avanti, uscite dal tracciato ciclabile, fate il vecchio ponte e andate a dare un’occhiata a questa piazzetta chiamata Piazza Piccoli Martiri con il suo monumento: è donna con il viso coperto con in braccio un bambino senza vita.

Questo è un monumento eretto in memoria di tanti bambini della vostra età che, ahimè, non sono sopravvissuti al bombardamento della loro scuola durante la Seconda Guerra Mondiale!

Ma non vogliamo rattristarvi… anzi, sappiate che proprio sopra le vostre teste, quando avete superato Viale Monza, esiste un locale super famoso dove in passato e anche oggi, fanno le loro comparse tutti i comici esordienti! Voi oggi, probabilmente avete visto in tv questo spettacolo, ma sappiate che, al tempo dei vostri nonni (e anche forse dei vostri genitori) venire qui, a passare una serata allo Zelig, era davvero molto ma molto divertente! (Casa dei Ciliegi)

Ora girate la bici, riprendete l’abbrivio e riportatevi sulla vostra sponda e avanti… pedalare!
Guardatevi intorno a osservate come tra i palazzi moderni, talvolta, tra le fronde degli alberi, appaiono antiche case e vecchi piccole cascine.

Ecco che ora incontrerete un’altra zona verdissima… state raggiungendo il Parco della Martesana uno dei tanti giardini pubblici di Milano dove potrete approfittare di un’area giochi. C’è anche un grande anfiteatro all’aperto che spesso viene utilizzato per le feste di quartiere e cittadine. All’inizio del Parco poi potrete visitare la Cascina Martesana, un luogo che forse i vostri genitori definirebbero “alternativo”, ma molto carino.

È certamente un luogo spartano, ideale però per chi abbia voglia di incontrare gli amici e sedersi a fare quattro chiacchiere! Per lungo tempo abbandonata e ridotta a poco più di un rudere, oggi la Cascina Martesana è diventata un luogo d’incontro per i cittadini e una grande risorsa per il quartiere grazie al suo giardino interno che ospita uno spazio per grigliate, un ping pong, amache e un bar per cene o aperitivi all’aperto. Avete notato qual è il simbolo della Cascina? È una nutria, una via di mezzo tra un grosso topastro, un castorino e una lontra… insomma quello che vogliamo dirvi è che qui, vicino all’acqua, vi può capitare di vederne una o più di una…mi raccomando, non vi spaventate, non fanno nulla di male!

Appena fuori dal parco vi sembrerà di allontanarvi sempre di più dal contesto cittadino dalla città e di essere in campagna! Continuate a guardarvi intorno, senza cadere però! cercate di notare tutti i particolari che queste vecchie costruzioni vi mostrano… ma non fantasticate troppo perché, ahimè… siete ancora in città e ve ne accorgerete al semaforo di Via Adriano che dovrete superare con attenzione e proseguire dritto sulla pista ciclabile di via Padova. Noterete che questa strada è molto trafficata eppure nasconde delle piccole meraviglie…

Troverete infatti, sulla vostra destra, una via che pare condurre all’interno di un piccolo borgo… E’ via Berra. Se andate un po’ avanti vi apparirà una splendida abbazia, l’Abbazia di Santa Maria Rossa, un importante monumento della città ma poco conosciuto che merita una visita non troppo frettolosa.

Proseguite ancora su via Padova stando ben attenti, fino a che, ve ne accorgerete, sulla vostra sinistra c’è un’indicazione… sembra una strada senza uscita ma in realtà i pedoni e bici potranno passare anche oltre.
Questa strada che ora farete è via Idro… tutta immersa nel verde con a sinistra sempre la vostra Martesana che scorre… Questo, a parer nostro è il tratto più piacevole dove davvero respirerete un po’ di campagna.
Ad un certo punto, un cancello bianco vi blocca la strada. Siete arrivati all’incrocio tra la Martesana e il fiume Lambro. Ora potete scegliere se proseguire o rientrare… avete fatto circa 6 km da quando siete partiti dopo il Cafè Martesana, ne rifarete altri 6 a ritornare!

manoxmano vi ha accompagnato fino a qui e si ripromette di portarvi ancora oltre, ma non ora… anche la bici va usata con cautela… per oggi basta così! Quando ritornerete indietro e sarete in Via Padova, guardate sul vostro lato destro e ammirate le ville e le dimore in questo tratto di strada chiamato la riviera di Crescenzago. Riviera? Ma qui non c’è il mare! Eppure, questa zona era talmente piacevole e bella per trascorrere l’estate che molte tra le ricche famiglie milanesi, avevano qui la loro dimora estiva !
Ve lo abbiamo segnalato ora perché all’andata sarebbe stato troppo pericoloso farvi stare attenti alla strada trafficata e farvi contemporaneamente guardare dall’altro lato!

* Orari Cascina Martesana
• Apertura: tutti i giorni dalle 13 alle 24, il venerdì e il sabato fino alle 2 di notte

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