Il quartiere Isola molto tempo fa, come sapete, oltre ad essere isolato dal resto della città per il passaggio della ferrovia, era abitato da gente molto povera, operai e famiglie di operai. Quando la situazione, dopo la seconda guerra mondiale, peggiorò, all’Isola iniziò anche a dilagare la delinquenza… Nei bar della zona si trovavano personaggi strani con nomi altrettanto curiosi, il Generale, il Pascià, il Profeta… nessuno li definiva delinquenti, li chiamavano banditi.
 
Ezio Barbieri e Sandro Bezzi entrambi facenti parte della Ligera (cosi veniva chiamata la malavita milanese tempo fa) sono due protagonisti del crimine milanese di quegli anni, ben 70 anni or sono! Sembra però che fosse abbastanza usuale che i delinquenti dell’isola uscissero fuori, facessero le loro scorribande e rapine e tornassero nel quartiere per spartire il bottino con chi ne aveva bisogno….diciamo un po’ dei Robin Hood moderni, forse un po’ più armati e forse un po’ meno galantuomini… insomma l’Isola era considerata un luogo della malavita!
 
 
Erano questi i tempi nei quali l’Aprilia nera del bandito Ezio Barbieri targata 777 come le automobili della polizia smarmittava tra i vicoli del quartiere… il ladro gentiluomo che rubava ai ricchi per dare ai poveri! La sua banda veniva chiamata, la banda dell’Aprilia nera e, a bordo di quest’auto, organizzava furti e posti di blocco fasulli derubando i cittadini e rapinando banche e passanti. Ezio Barbieri abitava in via Borsieri al 14 in un palazzo che aveva due entrate. Spesso entrava da una parte e usciva dall’altra e durante le sue innumerevoli fughe dalla polizia, la gente lo applaudiva come un eroe perché quello che si pensava di lui non era tanto che fosse un delinquente quanto “un bandito si, ma che dava soldi alla gente che ne aveva bisogno”.
Ezio Barbieri fu arrestato ed evase varie volte fino a che fu arrestato definitivamente e dopo 30 anni di carcere, ne usci 40 anni fa… vive ora in Sicilia… insomma, da un’isola all’altra!