Dall’esterno non si capisce quanto sia bello dentro, per cui, dai, entrate… non ve ne pentirete! La prima cosa che noterete è quella pista leggermente inclinata che corre lungo tutto l’anello: questa è la pista magica del Velodromo Vigorelli che venne definita l’impianto per le gare su pista più importante in Italia. Magica per la sua scorrevolezza e per tutto quello che permetteva di fare! Pensate che è tutta in legno, ma con gli anni e con le mille disavventure di questo palazzetto, il legno è tutto rovinato e ora il Vigorelli è utilizzato per lo più per incontri di Football americano.
Ciò nonostante, questa pista fu percorsa da competizioni eccellenti ed importanti: qui si svolsero 4 volte i campionati del mondo, per 3 volte ci arrivò il Giro d’Italia, e per parecchie volte, qui , su questa pista, si stabilirono dei record mondiali senza essere ahimè mai sede della “sei giorni”, una gara molto importante che ora non esiste più!
Ma quanto è bello questo posto visto da dentro? Non sembra di essere su un disco volante? Certo, avrebbe bisogno di essere tutto sistemato, ma non trovate comunque che quell’anello di legno dia una sensazione di velocità?
Immaginatevi questa pista magica piena di bici che si inseguono rapidissime, una selva di ruote…e un ronzìo costante… Dai, chiudete gli occhi e pensate di essere vicino ad un alveare… zzzzzzzzz!
Ma non esiste solo la corsa su pista.
Per esempio, il Giro d’Italia (che tutti chiamano il Giro), è una corsa su strada e i campioni, non sono tanto specializzati sulla velocità, quanto sulla resistenza. Bisogna resistere! Non solo alla lunghezza del percorso o alle salite in montagna, ma anche alla pioggia forte, al caldo afoso, al freddo improvviso… a volte anche alla neve!
Attenzione però, state attenti a chiamarlo solo “giro”, perché esiste anche un altro giro altrettanto famoso che è il Giro di Francia.
A questo proposito vi raccontiamo che un campione Italiano leggendario, tanti anni fa, partito da Cannes con quasi mezz’ora di ritardo sugli altri, pedalò talmente veloce che quando arrivò a destinazione, si recò in albergo a farsi la doccia per poi andare ad assistere all’arrivo degli altri ciclisti… Si chiamava Gino Bartali, un vero campione! E come tutti i veri campioni aveva un acerrimo avversario, Fausto Coppi.
Entrambi erano fortissimi, ma molto diversi tra di loro…si sfidarono per anni in più occasioni, ma la verità è che si rispettavano ed erano dei veri sportivi: è passata alla storia una foto che li riprendeva in gara nello scambio della borraccia dell’acqua. Non si è mai saputo chi dei due stesse offrendo l’acqua all’altro, ma sta di fatto che fu un meraviglioso esempio di galanteria sportiva!
Non serve dirvi che oggi esistono ormai tantissime discipline che si possono fare su due ruote e due pedali, ma, a questo punto, non staremmo più parlando di ciclismo, ma solo di biciclette. Diciamo che forse, abitando a Milano, sarà difficile allenarsi per diventare dei bravi ciclisti, ma sarebbe già tanto se faceste in modo di diventare degli assidui utilizzatori di biciclette!
Vi assicuriamo che, a volte, anche senza pedalare ai 45 km orari di Fausto Coppi di 70 anni fa, si compiono distanze enormi in brevissimo tempo, certamente più velocemente che con l’automobile… soprattutto in città!
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• Andiamo in bici per la Lombardia e oltre
Il turismo in bicicletta è un fenomeno ancora poco conosciuto nel nostro Paese. O, meglio, è un fenomeno sommerso. Ignorato dalle statistiche, anche in virtù di un equivoco nell’uso della parola “cicloturismo”, viene normalmente confuso con l’attività sportiva del ciclismo amatoriale. Questo volume rappresenta un passo avanti nella diffusione della pratica del turismo in bicicletta, illustrando 30 percorsi di lunghezza e difficoltà diverse, in un territorio centrato su Milano.
I percorsi che la guida propone sono pensati per il ciclista che ama soprattutto visitare il territorio, apprezzarne gli aspetti più caratteristici, conoscerne le bellezze naturali. Un ciclista che non teme di rovinare ritmi e tabelle di marcia scendendo di tanto in tanto di sella per visitare un luogo ricco d’arte e di storia, per riposars all’ombra di un albero secolare, per gustare i prodotti più genuini della terra e del lavoro dell’uomo.
• La corsa più pazza d’America (Geronimo Stilton) – Elisabetta Dami (dai 6 anni)
Il mio amico Iena si è iscritto alla ‘Race Across America’, una gara ciclistica lunga quasi 5.000 chilometri che attraversa gli Stati Uniti d’America. È una delle imprese sportive più estreme del mondo! Ma il problema è che ha iscritto… anche me!!! Per mille mozzarelle, come farò ad arrivare in fondo?!
Anna impara ad andare in bicicletta – Kathleen Amant ( da 4 anni).
Un libro divertente e informativo che aiuta i bambini ad affrontare con serenità ad andare in bicicletta senza rotelle.
• Andare in bici – Le ragioni del pedalare – Giammarco Ercole
Chi pedala cambia il mondo dolcemente. Guarda con occhi diversi il luogo dove vive, impara a conoscerlo meglio e a rispettarlo. Non fa rumore, non sporca l’aria, si abitua a ridere degli acquazzoni e a sopportare piccole avversità e contrattempi. Chi pedala occupa poco spazio, risparmia e fa risparmiare la collettività, sa che ogni bicicletta in più e ogni macchina in meno rendono il traffico più sicuro e la città più bella, e ha fatto la sua scelta.
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