Piazza V Giornate

Che strano nome…che cosa sono queste 5 giornate? A cosa si riferiscono? E come mai è stato costruito un monumento così imponente in memoria di queste 5 giornate? Lo vedete il monumento? Non vogliamo annoiarvi per cui vi diremo solo che stiamo parlando di più di 150 anni fa…era il lontano 1848 e Milano, stufa e arcistufa di essere dominata dagli Austriaci da 40 anni decise di insorgere in nome della Libertà! Ma badate bene, non era solo Milano ad essere dominata dallo “straniero”.

A quel tempo quasi tutta l’Italia era frammentata e l’ideale comune, che si faceva avanti tra le masse, era proprio quello di liberarsi delle dominazioni straniere per riunire il paese e creare un’unica nazione, l’Italia con a capo un unico Re, Vittorio Emanuele II…Pensate che era talmente forte il fermento delle genti e talmente dura la repressione, che i ribelli dovettero inventarsi delle riunioni segrete e dei proclami altrettanto segreti per non farsi capire dal nemico….Si usava ripetere infatti a squarciagola per le strade “VIVA VERDI!”…facendo finta di osannare il famoso compositore (Giuseppe Verdi) quando invece il vero significato era : “Viva Vittorio Emanuele Re D’Italia”

A unire l’Italia ci penserà come sapete (o studierete!) Giuseppe Garibaldi 13 anni dopo con la famosa spedizione dei mille nel lontano 1861!!! Insomma, tornando a noi, i milanesi il 18 marzo del 1848, a cavallo con l’inizio della primavera, decisero di insorgere…e lo fecero tutti, nessuno escluso…uomini, anziani, donne e bambini, ricchi, poveri, belli e brutti… tutti avevano un loro ruolo ben preciso!

Pensate che furono proprio i ragazzini come voi, piccoli e furbi, quelli che diedero una svolta nell’oltrepassare le barricate degli Austriaci. Dal 18 al 22 marzo furono giornate difficili e faticose, ma alla fine Milano ebbe la meglio e si liberò dell’oppressore e oggi, questo gigantesco monumento ci ricorda che la libertà è uno dei valori più importanti per cui combattere sempre e comunque! E questo luogo, Porta Vittoria, fu proprio uno dei più sanguinosi campi di battaglia dove i milanesi riuscirono però ad avere la meglio sugli Austriaci!

Ora che avete ascoltato cosa accadde in quegli anni, rivolgete lo sguardo all’obelisco!
Un grande basamento di marmo regge una scultura di bronzo costituita da un leone, un’aquila e 5 donne! Il leone in procinto di alzarsi sta ad indicare il popolo milanese che si risveglia per liberarsi dall’oppressore!

Le 5 donne, rappresentano le 5 giornate di Milano…ognuna sta a significare qualcosa di diverso…la voglia di insorgere e di chiamare il popolo alla rivolta, il pianto per i caduti nella seconda giornata, la forza di richiamare la gente alla rivolta nonostante le ferite e la fierezza delle ultime due donne avvolte nel drappo della bandiera , la quarta a sperar nella vittoria e la quinta a suonar la tromba per la vittoria! Accanto, con le ali aperte, quasi pronta a spiccare il volo per dare al mondo la notizia, c’è l’aquila che unisce il suo grido agli squilli vittoriosi delle trombe.

Lo scultore, ahimè, morì poco prima dell’inaugurazione della sua opera, ma incise ugualmente sulla campana una frase in latino affinchè tutti siano spronati a riflettere che se oggi siamo liberi lo dobbiamo anche a queste 5 giornate di Milano e a tutti quei Milanesi che hanno combattuto per la libertà!

INFORMAZIONI UTILI

Le 5 giornate di Milano
Piazza V Giornate, Milano
come arrivare:
tram linee 9, 12, 23, 27